La situazione è onnipresente. Cosa succede dopo la gestione aziendale? Come posso cedere l’azienda e a quale valore? Molte aziende in Svizzera sono già alla ricerca di una soluzione per la successione o è imminente il passaggio di consegne. Ma come funziona esattamente una soluzione di successione di questo tipo? E da dove si dovrebbe cominciare?

Markus Künzli, Direttore SBC Treuhand

Al momento, l’offerta di aziende «disponibili» supera nettamente la domanda. Se tuttavia si sono fatti avanti potenziali interessati, si pone naturalmente la questione del valore dell’azienda. Questo può essere determinato attraverso una valutazione dell’azienda utilizzando i comuni metodi di valutazione. Si deve tener conto dei seguenti schemi riconosciuti:

  • Valore della sostanza – il valore di una cosa reale o di un diritto è definito sostanza. Questo include certamente il valore dell’inventario di un’azienda, cioè tutto ciò che può essere toccato. Ma può anche includere i cosiddetti beni immateriali, come i diritti di marchio o simili. Per valutare correttamente il valore patrimoniale netto di un’azienda, è necessario dedurre da questi valori reali gli eventuali debiti. Dal punto di vista del bilancio, il valore patrimoniale netto è spesso simile al capitale proprio. Il prerequisito in questo caso è, ovviamente, la valutazione delle attività in base ai valori effettivi di mercato (il cosiddetto Fair Value) senza riserve nascoste.
  • Valore di rendimento – tiene conto della capacità di guadagno di un’azienda. È ovvio che un’azienda redditizia ha un valore significativamente più alto di un’azienda in perdita. Anche questa capacità di guadagno deve essere presa in considerazione nella valutazione dell’azienda. L’obiettivo è quello di valutare un livello di profitto il più possibile realistico e «sostenibile». Questo viene poi capitalizzato con un tasso di interesse di riferimento che tenga correttamente conto della misura del rischio del settore e del contesto dei tassi di interesse. In termini matematici, si tratta del principio della «perpetuità». Il valore risultante corrisponde al valore degli utili capitalizzati. Se, sulla base di ipotesi, si prendono in considerazione i valori futuri (e non solo quelli passati) degli utili capitalizzati, si parla del «Metodo Discounted-Cash-Flow» (DCF).

Il valore d’impresa effettivo è quindi composto da una media dei due valori (metodo del valore reale e del valore attivo). La ponderazione dei valori non è fissa e può essere modificata in base alle circostanze o valutata caso per caso.

CASO PARTICOLARE DI UNA SINGOLA AZIENDA CON IMMOBILI

Un caso particolare nella valutazione d’impresa è quello di una ditta individuale in cui i beni immobili dell’azienda sono detenuti come patrimonio aziendale. In questo caso, infatti, non abbiamo solo il valore dell’inventario, ma soprattutto il valore dell’immobile. In molti casi, questa proprietà è un elemento centrale dell’azienda.

Il modo più semplice per farlo è dividerlo. Il valore dell’immobile deve essere valutato separatamente dall’azienda in una valutazione patrimoniale separata. Fondando una Società a garanzia limitata (Sagl), l’attività che rileva l’immobile non sarebbe più inclusa nel patrimonio aziendale, il che comporta anche altri vantaggi. In questo modo, l’attività verrebbe considerata e valutata indipendentemente dall’immobile.

L’interessato non deve necessariamente acquistare la proprietà allo stesso tempo, ma può concentrarsi sull’attività. La proprietà viene offerta sul mercato immobiliare o rimane nel patrimonio del venditore. Va notato, tuttavia, che il trasferimento della proprietà dall’azienda al patrimonio privato avrà conseguenze fiscali.

In ogni caso, la valutazione di un’azienda è una sfida. Tuttavia, essa costituisce la base per una soluzione di successione corretta e per il passaggio di consegne dell’azienda ed è quindi un primo passo fondamentale in questo appassionante argomento. Il team della SBC Treuhand AG è lieto di offrire il proprio supporto in questo ambito.

Markus Künzli, Direttore SBC Treuhand/sf

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