Dal 2022, le perdite alimentari sono diminuite del 5% rispetto al 2017. Nonostante il segnale positivo, l’obiettivo intermedio di un piano d’azione corrispondente non è stato raggiunto. Il Consigliere federale Albert Rösti ne ha discusso in un incontro con i rappresentanti del settore.

A metà ottobre, i rappresentanti del settore alimentare hanno incontrato il Consigliere federale Albert Rösti per analizzare i primi risultati delle misure volte a ridurre gli sprechi alimentari. Entro il 2030, lo spreco alimentare nazionale dovrà essere dimezzato rispetto al 2017. A tal fine, nel 2022 è stato approvato un piano d’azione con un accordo intersettoriale.

Necessaria un’azione più ampia

Un recente rapporto intermedio della Scuola universitaria professionale di Zurigo (ZHAW) stima che la riduzione delle perdite alimentari rispetto al 2017 sia attualmente del 5%. Questo dato è inferiore all’obiettivo intermedio definito del 25%. Per raggiungere l’obiettivo di dimezzare gli sprechi entro i prossimi cinque anni, «è necessario adottare misure più ampie contro lo spreco alimentare», scrive l’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) nel suo comunicato stampa. Nonostante una riduzione definita «moderata», Albert Rösti sottolinea a seguito dell’incontro: «Il settore alimentare è pronto a ridurre gli sprechi alimentari. In tutti i settori sono in atto misure interessanti».

Sulla base dei risultati dello studio e del confronto con il settore, il Consiglio federale definisce, secondo l’UFAM, ulteriori misure per la seconda fase del piano d’azione. In primo piano vi sarebbero un maggiore impatto su larga scala, un miglioramento delle basi di dati e una maggiore sensibilizzazione delle famiglie.

Pan/sf

Comunicato stampa e studio

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