Il 1° settembre entrerà in vigore in Svizzera la nuova legge sulla protezione dei dati (LPD). Le aziende dovranno adeguarsi alle nuove norme a partire da questa data.

Che si tratti di telefonare ai clienti, di pagare le bollette o di fare colloqui di lavoro, i dati personali sono spesso coinvolti nell’attività quotidiana. La nuova legge sulla protezione dei dati (LPD) e le sue modifiche riguardano quindi tutte le PMI.

In linea con l’UE

La prima legge federale sulla protezione dei dati risale al 1992, ma nel frattempo l’uso sempre più diffuso di Internet e degli smartphone nella vita quotidiana, nonché dei social network, dei servizi cloud o dell’Internet delle cose, ha aggiunto nuove questioni e sfide che devono essere affrontate dalla nuova legge sulla protezione dei dati. Inoltre, le disposizioni devono essere allineate alla nuova legge europea sulla protezione dei dati.

Maggiore trasparenza

Di fondamentale importanza sono l’obbligo di informazione e il diritto all’informazione, che mirano a creare trasparenza. Le persone fisiche devono essere informate sul trattamento dei loro dati mediante una dichiarazione sulla protezione dei dati. L’Associazione svizzera mastri panettieri-confettieri (PCS) fornirà ai suoi membri assistenza e campioni su Intranet entro la fine di agosto 2023.

Anche i dipendenti devono conoscere la normativa sulla protezione dei dati e i processi della vita quotidiana devono essere orientati ad essa. I dipendenti devono sapere come vengono trattati i dati personali in azienda, ad esempio come vengono raccolti e conservati. Il personale deve essere formato a tal fine. È necessario stabilire linee guida e processi pragmatici ed efficaci.

Harisa Reiz, direttrice supplente PCS e avvocato/sf

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