Paolo Loraschi (al Porto), Confettiere ticinese, è stato membro della giuria agli ultimi SwissSkills di Berna. È stato l’unico rappresentante della Svizzera italiana nel concorso per panettieri-confettieri. Come ha vissuto la sua esperienza quest’anno? Ci sono state barriere linguistiche? Come ha valutato le prestazioni dei partecipanti? Le risposte nell’intervista che abbiamo realizzato con lui durante l’ultima giornata di SwissSkills.

Nella foto: Paolo Loraschi, Vanessa Schnyder, Rahel Weber e Joël Mérigonde

Paolo Loraschi come ha vissuto questa edizione di SwissSkills?

Come sempre, ma in modo diverso. Qualcuno può pensare che sia sempre la stessa cosa. È la terza volta che prendo parte agli SwissSkills a Berna ma ogni volta è una nuova esperienza: una riguarda l’aspetto umano e l’altra quella professionale.

«i ragazzi in visita con i loro genitori erano entusiasti e affascinati dalle nostre professioni»

Quali sono le nuove esperienze che ha vissuto quest’anno?

Le nuove esperienze consistono nel guardare negli occhi questi ragazzi. Ed è una cosa che mi sorprende sempre. Per me è molto importante. Guardo prima l’aspetto interiore e poi quello professionale. Questi giovani li vedo durante gli SwissSkills e poi preparo quelli selezionati con il team per i WorldSkills. Per me è quindi importante riuscire a capire il profilo umano per poter interagire con loro. Fino ad ora ho visto ragazzi eccezionali.

…  legga l’articolo completo sulla rivista «Panissimo» del 30 settembre 2022.

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