L’incontro dei delegati dell’organizzazione del settore swiss granum a Berna si è basato sul 25° anniversario e dall’attuale situazione di difficoltà.
Il presidente Fritz Glauser ha ricordato durante l’assemblea dei delegati le origini di swiss granum: il principale fattore scatenante per la sua fondazione è stato decisamente il deciso intervento della politica negli anni ’90, quando si è avviato il processo di liberalizzazione dei mercati. Con questa alleanza tra tutte le parti coinvolte lungo la catena del valore, si intendeva affrontare la nuova situazione di mercato a favore del settore. Una cosa è rimasta invariata in tutti questi anni: la politica continua a stabilire le condizioni quadro e tiene swiss granum sempre in movimento. Glauser ha osservato che, in questi anni, le parti interessate si sono avvicinate sempre di più. Questo è stato sicuramente favorito anche dagli ultimi anni turbolenti. Il suo sguardo verso il futuro è tutt’altro che ottimista. Ha menzionato, tra l’altro, il raccolto quantitativamente peggiore dalla fondazione di swiss granum. Sempre nuove sfide si presenteranno al settore. Per ottenere di più con meno, è necessario trovare nuove soluzioni nella fase di lavorazione.
Il direttore Stephan Scheuner ha attribuito le basse quantità di raccolto del 2024 alle numerose precipitazioni e alla mancanza di luce. Circa 20’000 tonnellate di cereali panificabili sono state destinate al settore dei mangimi per motivi qualitativi. Inoltre, circa 2’000 tonnellate di cereali panificabili sono state addirittura distrutte. Considerando le quantità in magazzino disponibili fino a luglio 2024, il raccolto di cereali panificabili di quest’anno ha portato a un saldo positivo di circa 6’000 tonnellate. Scheuner ha sottolineato che, grazie alle misure adottate da swiss granum, sarà possibile superare il periodo fino al nuovo raccolto del 2025 e garantire un approvvigionamento adeguato.
Nel suo discorso, il direttore di swiss granum ha ricordato che il periodo transitorio per la dichiarazione del paese d’origine per il pane e i prodotti di pasticceria fine scade alla fine di gennaio 2025. Una nuova campagna pubblicitaria intitolata «Fai attenzione quando compri il pane – solo dove c’è scritto Svizzera, c’è Svizzera anche dentro» sarà lanciata all’inizio dell’anno per sensibilizzare le consumatrici e i consumatori sull’importanza dell’origine locale.
Claudia Vernocchi / sf