Alle elezioni federali gli svizzeri hanno votato con maggiore senso civico rispetto al 2019: meno uno scivolamento a destra, più un’elezione correttiva. In futuro, né la destra né la sinistra avranno la maggioranza. Per questo, il partito di centro ha il ruolo più importante: quello della maggioranza.

La grande ombra che si è abbattuta sul mondo ha raggiunto anche la Svizzera. La guerra in Ucraina, il rincaro, l’instabilità geopolitica, i movimenti dei rifugiati e il brutale attacco a Israele si riflettono nei risultati delle votazioni. Le persone desiderano sicurezza e ordine. Nei prossimi anni, il Parlamento sarà leggermente più di destra, ma in realtà è solo un ritorno a qualcosa di collaudato.

La Svizzera è un paradiso di stabilità. A ciò ha contribuito anche la campagna «Prospettiva Svizzera», condotta dalle organizzazioni mantello dell’economia e dell’agricoltura svizzere nel periodo che precede le elezioni. Il mondo economico si aspetta che il nuovo Parlamento affronti con risolutezza le sfide più urgenti. Al centro della legislatura vi sono l’approvvigionamento energetico, la previdenza pensionistica, il commercio estero, la solidità delle finanze nonché la deregolamentazione e la riduzione amministrativa.

LA DECISIONE ELETTORALE È UN METRO DI GIUDIZIO PER UNA POLITICA PIÙ FAVOREVOLE ALLE IMPRESE?

C’è da chiedersi se la concordanza tornerà a diventare un atteggiamento fondamentale che dovrà avere conseguenze nell’azione politica. Tuttavia, le riforme urgenti in sospeso non possono essere risolte attraverso una guerra di trincea ideologica e dogmatizzata. Né la sinistra né la destra da sole sono in grado di ottenere la maggioranza. L’obiettivo principale della legislatura deve essere quello di riportare la Svizzera alla sua soluzione, talvolta lenta ma affidabile.

Urs Wellauer-Boschung, Direttore PCS/sf

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