Il Museo all’aperto del Ballenberg a Brienz (BE) ha celebrato per la prima volta la «Festa delle Feste», feste e tradizioni autunnali regionali, con 15 partner del festival provenienti da tutte le parti del paese durante due fine settimana (24-25 settembre e 1-2 ottobre). Uno dei momenti salienti è stata la «Fête des Moissons» con i panettieri-confettieri vodesi. Nonostante le pessime condizioni meteorologiche, si è respirata una vera e propria atmosfera di festa. Il Segretario cantonale Yves Girard è stato il promotore della festa del raccolto vodese. Ha elogiato l’ottima collaborazione con gli organizzatori dell’evento e il grande sostegno da parte dei membri.

I vodesi hanno presentato un bouquet variopinto di attività. Il primo fine settimana, ad esempio, si è tenuta la Cerimonia d’intronizzazione dei Cavalieri del Buon Pane e il secondo fine settimana si è svolta l’attraente finale del concorso per apprendisti di panetteria-confetteria.

20’000 visitatori

Nonostante il clima autunnale freddo e piovoso, circa 20’000 visitatori hanno partecipato alla prima «Festa delle Feste» al Museo all’aperto del Ballenberg il 24-25 settembre e 1-2 ottobre.

Sebbene il numero di visitatori nel primo fine settimana sia stato inferiore alle aspettative, la «Festa delle Feste» ha attirato un numero significativamente maggiore di visitatori interessati nel secondo fine settimana. Martin Michel, Direttore generale del Ballenberg, è soddisfatto della prima edizione: «La varietà delle tradizioni svizzere e delle specialità culinarie provenienti da ogni parte del Paese è stata entusiasmante e il riscontro dei visitatori e dei partner del festival è stato complessivamente molto positivo.»

Vasta gamma di attività

Ai visitatori è stato offerto molto spettacolo, ad esempio con le sfilate dei partner del festival che hanno partecipato attraverso l’intera area del museo, con una gara di carretti di legno della gioventù rurale di Charmey durante il primo fine settimana, o con la Festa delle mucche vallesane di Eringer durante il secondo fine settimana.

L’ampia gamma di specialità regionali – dai Pizzoccheri grigionesi, al Saucisson vodese, al Pain du gros de Vaud, alla polenta e al risotto, fino ai dolci come il Gâteau du Vully – è stata fonte di entusiasmo. Sono riusciti a far incontrare persone, generazioni e regioni e a far condividere ai visitatori il patrimonio culturale della Svizzera.

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