Il 25 settembre il popolo svizzero voterà sulla Stabilizzazione dell’AVS (AVS 21). La riforma comprende una modifica della legge sull’AVS e un decreto federale sul finanziamento aggiuntivo dell’AVS attraverso un aumento dell’imposta sul valore aggiunto (IVA). AVS sta per previdenza per la vecchiaia. Ma AVS è anche sinonimo di ridistribuzione. La ridistribuzione avviene dai ricchi ai poveri, ma soprattutto dagli uomini alle donne. È il servizio sociale più favorevole alle donne in Svizzera. Non mettiamola in pericolo! Il Comitato centrale dell’Associazione svizzera mastri panettieri-confettieri (PCS) e tutte le più importanti organizzazioni economiche sostengono questa proposta di legge. Un voto negativo sarebbe una negligenza!

Vista la crescente carenza di fondi, questa riforma delle pensioni è semplicemente inevitabile. Tuttavia, viene combattuta soprattutto a causa del ritorno all’età pensionabile di 65/65 anni, neutrale rispetto al genere. I partiti di sinistra e i sindacati ne hanno una percezione distorta. Si lamentano del fatto che l’AVS viene ristrutturata esclusivamente sulle spalle delle donne. Questo è inaccettabile anche perché il sesso femminile è già svantaggiato nella previdenza per la vecchiaia. È vero? È vero che la pensione media AVS e LPP delle donne è inferiore a quella degli uomini. È ingiusto, è addirittura riprovevole? No! Perché sia l’AVS che il 2° pilastro sono polizze assicurative. E nel caso delle assicurazioni, è un dato di fatto che chi paga premi o contributi più alti riceve alla fine anche prestazioni migliori.

Parificazione intrafamiliare

Se le pensioni medie AVS e LPP delle donne sono inferiori a quelle degli uomini, ciò non è assolutamente dovuto a un fallimento del sistema. L’unica ragione è che la massa salariale delle donne, che è la base per l’assicurazione sociale, è significativamente inferiore a quella degli uomini. Questo non ha nulla a che fare con la disuguaglianza salariale, ma soprattutto con il fatto che il tasso di occupazione femminile è più basso, che le donne sono più spesso impiegate a tempo parziale, che i salari delle donne a tempo parziale sono spesso più bassi e che le donne sono più spesso impiegate in settori a basso salario e a minor valore aggiunto.

L’AVS ha un forte correttivo che compensa le differenze di reddito tra uomini e donne nelle coppie sposate: la divisione del reddito. In linea di principio, il reddito assicurato nell’AVS viene registrato in un conto individuale, la cui somma totale determina l’importo della pensione al termine della vita lavorativa. Nel caso di coppie sposate, i due redditi vengono sommati ogni anno e la metà viene accreditata sui conti individuali. Il coniuge che lavora «solo» a tempo parziale e può anche avere un reddito di base più basso, beneficia quindi in larga misura del reddito più elevato del partner, anche nel caso del regime pensionistico statale. Sono soprattutto le donne a beneficiare, in misura maggiore o minore, di questa redistribuzione intrafamiliare e ad avere una situazione migliore in termini di pensioni.

È inoltre importante che l’AVS sia l’unico sistema di sicurezza sociale che ricompensa il lavoro non retribuito di cura e assistenza dei figli. Coloro che adempiono a questo compito socio-politico – e la maggior parte di loro sono ancora donne – ricevono un reddito fittizio accreditato sul loro conto individuale presso l’AVS. Senza dover pagare i contributi, ciò si traduce in ultima analisi in una rendita AVS più elevata.

Ridistribuzione a favore delle donne

L’AVS, in particolare, non è solo un regime assicurativo, ma mira anche a una ridistribuzione secondo la volontà del legislatore. E funziona. Gli assicurati con redditi bassi ricevono pensioni sostanzialmente più alte per ogni franco versato rispetto a quelli con redditi elevati. Sono soprattutto le donne a beneficiare di questa ridistribuzione. Secondo i calcoli dell’Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS), nel 2015 le donne hanno versato esattamente un terzo dei contributi all’AVS. In cambio, hanno pagato il 56% dei benefici. Se si vogliono evidenziare le differenze di genere, è necessario indicarlo chiaramente: l’AVS favorisce le donne, il cui «ritorno sull’investimento» è significativamente più alto di quello degli uomini.

La sicurezza delle pensioni è importante per la Svizzera e per i pensionati. E soprattutto per le donne, che in media hanno meno sicurezza da parte del secondo e del terzo pilastro. L’obiettivo principale dell’AVS 21 è quello di riportare il sistema pensionistico statale su basi finanziariamente solide e di garantire la sicurezza dell’AVS e delle sue pensioni. Le donne in particolare hanno quindi un interesse vitale nel garantire il successo di questa revisione.

PCS/sf

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